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NFP non farm payrolls

Il dollaro paga gli NFP deboli e le nuove tensioni con la Cina. USD-JPY sui minimi di 7 mesi

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L'economia statunitense ha creato 164.000 nuovi posti di lavoro a luglio, si riapre il dilemma sulle prossime mosse della FED

Si chiude in calo la settimana del dollaro, sulla scia dei dati macro sul lavoro poco entusiasmanti e le rinnovate tensioni con la Cina sul fronte commerciale. Due situazioni che potrebbero spingere la FED a considerare nuovamente un taglio al costo del denaro.

Dati sul lavoro USA

Secondo il Bureau of Labor Statistics (BLS), l’economia statunitense ha creato 164.000 nuovi posti di lavoro a luglio, al di sotto delle previsioni di mercato di 171.000. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 3,7% e si è attestato attorno a un minimo di 50 anni, un segno positivo perché suggerisce che più persone stanno entrando nel mercato del lavoro.
I salari orari – indicatore importante ai fini dell’inflazione – sono cresciuti dello 0,29% (0,08 dollari) su base mensile a 27,98 dollari; le previsioni erano per un +0,2%. Tuttavia, l’aumento della retribuzione negli ultimi 12 mesi è salito dallo 0,1% al 3,2%, ma è ancora sotto il picco di post-recessione del 3,4% e al di sotto delle medie storiche del 4%.

Si riaccendono le tensioni con la Cina

Ma la giornata è stata caratterizzata anche dalle rinnovate tensioni sul fronte commerciale. Il presidente Donald Trump ha annunciato nuove tariffe del 10% sui restanti 300 miliardi di beni cinesi a partire dal 1 settembre, dopo quelli al 25% su 250 miliardi di export made in China.
Dal canto suo la portavoce del ministero degli Esteri del Paese orientale, Hua Chunying, ha fatto sapere che la Cina “dovrà prendere contromisure se gli Usa metteranno nuovi dazi sui prodotti cinesi”. Inoltre, il ministero del Commercio cinese ha affermato che i nuovi dazi “violano l’accordo di giugno tra il presidente Xi Jinping e Donald Trump per riavviare il negoziato” e porre fine al conflitto con Pechino.

Dollaro debole

Sul mercato valutario, nonostante la settimana si chiuda complessivamente con un bilancio positivo, il dollaro ha accusato una certa debolezza, specialmente contro lo Yen (valuta rifugio).
Il cambio è infatti scivolato a un minimo di sette mesi a 106,54. Possiamo vederlo sulla piattaforma di trading .

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Anche contro l’altra valuta rifugio, il franco svizzero (), il dollaro ha perso un bel po’ di terreno fino a 0,9820. Anche in questo caso possiamo sfruttare la piattaforma webtrader del broker per vedere l’andamento di questa coppia.

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Dopo essere andato vicino a scendere sotto quota 1,100, la coppia è rimbalzata verso 1,111. L’ è stato relativamente piatto, scendendo dallo 0,07% a 98,30.

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