Ha continuato anche questa settimana la marcia forte del Rand sudafricano sul dollaro. Dopo qualche giorno di consolidamento, il trend rialzista della sembra essere ripartito e ha portato a nuovi minimi plurimensili.
Il trend rialzista del Rand
La valuta di Johannesburg sta beneficiando del ritrovato appeal delle valute emergenti, che in precedenza era stato alimentato dalla tregua sul fronte commerciale USA-Cina, mentre questa settimana ha trovato una importante sponda nelle accresciute aspettative di un taglio dei tassi da parte della FED. Tuttavia l’andamento dei prezzi del petrolio ha compresso i guadagni.
Il commento accomodante del presidente della Fed – Jerome Powell – ha rafforzato questo clima benevolo verso gli asset emergenti, spingendo il Rand a toccare i minimi di 5 mesi sull’USD.
Nell’ultimo mese la coppia USDZAR è scesa di quasi 2 punti percentuali, mentre nel trimestre il calo è di oltre il 6%, come possiamo vedere sulla piattaforma . Attualmente il cambio è risalito a 13,980, riavvicinandosi alla soglia psicologica di 14,000.
Un altro fattore di spinta al Rand è giunto dal fronte interno. I media sudafricani infatti hanno riportato la notizia secondo la quale il Governo potrebbe andare in soccorso della Eskom (che fornisce oltre il 90% dell’elettricità del paese, e quindi fondamentale per l’attività produttiva), fornendogli liquidità per quest’anno e il prossimo.
Dati macro e SARB
I dati macro di giovedì hanno mostrato che la produzione manifatturiera del Sud Africa è cresciuta solo leggermente a maggio, mentre il calo delle attività minerarie ha continuato in modo moderato.
Adesso l’attenzione si sposta sulla banca centrale SARB, che settimana prossima (18 luglio) si riunirà a potrebbe tagliare il tasso di interesse (portandolo al 6,50%) per stimolare la crescita.
Nel prossimo futuro, lo ZAR rimarrà ancora legato alle correnti trasversali globali. Attenzione inoltre allo scenario di un possibile downgrade del rating a novembre.
