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La BNR romena conferma i tassi ma abbandona la view da “falco”. RON in recupero su EUR e USD

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Nella giornata di giovedì l'istituto di Bucarest ha lasciato il suo tasso di interesse chiave al 2,50%. Ma non ci sarano strette nei prossimi mesi

Rimane tutto invariato nella politica monetaria della Banca Nationala a Romaniei. Nella giornata di giovedì infatti, l’istituto di Bucarest ha lasciato il suo tasso di interesse al 2,50% (così come quello di deposito all’1,50% e quello di finanziamento del 3,5% annuo).
L’ultima volta la banca centrale ha modificato il tasso di interesse è stata a maggio dello scorso anno, quando effettuò una stretta di 25 punti base (terzo rialzo dei tassi nel 2018).

Niente più toni da “falco”

Nel comunicato letto dal governatore Mugur Isarescu (al quale mercoledì scorso il parlamento rumeno ha sostenuto la proposta di conferirgli un altro mandato), il tono da falco che era stato una costante degli ultimi meeting si è notevolmente ammorbidito. La retorica è diventata sostanzialmente neutrale.
C’è stato infatti un chiaro cambiamento di linguaggio riguardo alla politica monetaria. Se nel precedente comunicato si parlava di un “restringimento del controllo sulla liquidità del mercato monetario”, in quello attuale si parla solo di mantenimento dell’attuale posizione.

Inoltre in conferenza stampa, Isaresu ha più volte sottolineato che il valore del LEU è “abbastanza alto”, aggiungendo di “non volere che il tasso di cambio si apprezzi troppo”. Ciò è stato fatto nel contesto di numerosi riferimenti alla bilancia commerciale e al deterioramento delle partite correnti.
Si tratta di un’apertura a una mossa accomodante? Parlare adesso di una riduzione dei tassi chiave è certamente prematuro. Forse quando l’inflazione scenderà abbastanza per consentirlo, diventerà un’ipotesi più concreta.

Inflazione e crescita in Romania

Riguardo i dati economici, il CdA della Banca ha rilevato che l’inflazione è rimasta al 4,1% a maggio, al di sopra della fascia obiettivo (1,5-3,5%) e anche delle aspettative. A maggio, la banca centrale della Romania (BNR) aveva aumentato le sue previsioni annuali di inflazione per il 2019 al 4,2% dal 3%.
La crescita economica è migliorata del 5% nel primo trimestre, trainata dai maggiori consumi. Il governatore Isarescu ha sottolineato che la Romania non è nemmeno vicina ai livelli pre-crisi, e che una delle principali preoccupazioni della banca centrale sarà “mantenere l’inflazione intorno ai livelli attuali” senza deteriorare i deficit esterni.

Leu romeno in recupero da un mese

Sul fronte valutario, il cross USDRON ha perso un po’ di quota nell’ultimo mese, scendendo da 4,260 fino verso 4,195 come possiamo vedere sulla piattaforma .

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Anche la coppia EURRON, dopo il forte rialzo tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, dalla fine di maggio in poi ha visto un apprezzamento del LEU rumeno. Adesso quota 4,7197.

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