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La FED colomba spinge l’euro ai massimi di 3 mesi sul dollaro. EUR-USD in orbita 1,140

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Il dollaro ha perso quota dopo l'aumento delle possibilità di un taglio dei tassi USA già durante il prossimo meeting di luglio

>Anche in avvio di questa settimana, l’euro si conferma molto tonico nei confronti del dollaro. La valuta unica è tornata verso quota 1,140 sui massimi di 3 mesi contro il biglietto verde. Era infatti dal 21 marzo che non veniva oltrepassata questa soglia.

L’euro spinto in alto dalla FED

Anche se vanno evidenziati alcuni dati macro positivi per la Eurozona, la spinta alla coppia l’ha data essenzialmente la Federal Reserve.
Il tono particolarmente ‘dovish’ assunto dalla banca centrale USA al termine dell’ultimo consiglio di politica monetaria, ha infatti aumentato le possibilità di un taglio dei tassi già durante il prossimo meeting di luglio. Questo ha messo sotto pressione il dollaro, che da giovedì ha imboccato la via della discesa. La coppia settimana scorsa ha avuto un progresso di 1,4%.

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Va detto che anche la BCE ha preannunciato la possibilità di nuove misure di stimolo, allineandosi ad altre Banche centrali che hanno già iniziato ad allentare i tassi, o sono in procinto di farlo.
Dopo che Draghi a Sintra manifestò questa possibilità, il cambio euro dollaro è crollato sotto 1,120. Poi è arrivata la FED è il trend si è capovolto.

Differenza tra BCE e FED

Tuttavia tra BCE e FED c’è una differenza molto importante: l’Eurotower ha già fatto uso di tassi di interesse negativi ed ha uno spazio di manovra ridotto, la FED invece è reduce da un 2018 con 4 rialzi, per cui ha ampissimo spazio di azione.
A dirla tutta peraltro, l’intervento della FED avrebbe più il sapore di una mossa preventiva (per evitare maggiori contraccolpi sull’economia americana), piuttosto che “curativa”. L’economia del Vecchio Continente invece è decisamente più debole rispetto a quella statunitense.

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