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Brexit e guerra dei dazi frenano la BoE, tassi fermi e sterlina che torna tiepida

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La banca centrale britannica ha confermato ancora una volta i tassi di interesse allo 0,75%

La Brexit e gli effetti della prolungata guerra commerciale rimangono i temi chiave per la Bank of England, che giovedì ha confermato ancora una volta i tassi di interesse allo 0,75%, mantenendo inalterato anche il piano di acquisto di asset (Quantitative Easing) da 435 miliardi di sterline e gli acquisti di bond societari per 10 miliardi.

Le spine della BoE

La decisione è stata votata all’unanimità dal Comitato di politica monetaria (Monetary Policy Committee, o MPC). E’ da agosto 2018, quando la Banca centrale alzò i tassi di 25 punti base, che il costo del denaro nel Regno Unito è stabile.
L’istituto centrale, che in precedenza aveva segnalato la necessità di innalzare il costo del denaro, ha per il momento allontanato il rialzo dei tassi. Questi dovranno comunque salire in modo limitato e graduale, supponendo che il Regno Unito riesca ad uscire senza troppi danni dall’UE.

Il quadro economico disegnato dall’istituto centrale britannico è debole. Ha azzerato le previsioni riguardo alla crescita nel secondo trimestre, che si avvia verso una stagnazione (il mese scorso era previsto un incremento dello 0,2%). A pesare sono i timori per una “no-deal Brexit” e per gli effetti delle tensioni commerciali internazionali.
Proprio queste ultime – evidenzia la BoE – hanno già portato la Fed, la BCE e la BoJ a mettere sul tavolo la possibilità di nuovi stimoli monetari.
Per quanto riguarda l’inflazione, il quadro generale è misto, e la crescita dei salati si potrebbe essere stabilizzata.

La sterlina perde di nuovo slancio

Sul mercato valutario la sterlina ha rallentato la ripresa che aveva avuto sia nei confronti del dollaro che dell’euro (più per colpa degli altri che per meriti propri).
Il cambio GBPUSD si attesta a 1,270 in scia alla debolezza del biglietto verde, che soffre dell’approccio accomodante tenuto dal Presidente della Fed, Jerome Powell. Il Cable ha rialzato la testa negli ultimi giorni, dopo aver segnato i minimi dal 3 gennaio scorso, come possiamo vedere sulla piattaforma .

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La moneta britannica è riuscita negli ultimi giorni a recuperare terreno anche contro l’euro (EURGBP), che era balzato anch’esso a livelli che non si vedevano da gennaio all’inizio della settimana. Dopo quel sussulto, il cambio è tornato sotto 0,89.

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