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Verbali RBA: pronto un nuovo taglio dei tassi. AUDUSD sui minimi da gennaio

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Le mnute dell'ultimo meeting di politica monetaria rivelano allo studio anche un programma di allentamento quantitativo (QE)

Dopo il primo allentamento monetario in quasi tre anni fatto appena due settimane fa, l’Australia si avvia a grandi passi verso un nuovo taglio del costo del denaro.
Questo emerge dai verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della Reserve Bank of Australia (RBA).

I verbali della RBA

Nella riunione di giugno, i responsabili di politica monetaria hanno convenuto che ulteriori tagli dei tassi d’interesse potrebbero essere intrapresi prima della fine dell’anno. Ciò sarebbe necessario per riportare l’inflazione entro la fascia target del 2-3%.
Secondo i policy maker australiani, le prospettive ottimistiche riguardo l’economia contemplano che i tassi di interesse seguiranno il percorso implicito dai prezzi di mercato, e questi ultimi al momento spingono verso un’ulteriore riduzione prima della fine dell’anno.

A giugno la RBA ha ridotto il tasso di liquidità al nuovo minimo storico dell’1,25%, ma da allora i mercati sono diventati più aggressivi nelle loro aspettative sul taglio dei tassi d’interesse.
Gli analisti stimano che un manovra accomodante della RBA abbia tra il 60-70% di probabilità di verificarsi nella riunione del 6 agosto. C’è chi ipotizza ulteriori due riduzioni dei tassi quest’anno.

Ipotesi Quantitative Easing

Dai verbali emerge inoltre che la RBA non sta pensando solo di manovrare il costo del denaro. Per dare slancio a inflazione ed economia, senza dover ridurre pesantemente il tasso di interesse, sta infatti prendendo in considerazione l’ipotesi di varare un proprio programma di allentamento quantitativo (QE). Una soluzione già usata negli ultimi anni da Stati Uniti, Regno Unito e BCE.

Aussie in caduta

Questi eventi hanno penalizzato l’AUD sul mercato valutario, dal momento che il QE sarebbe un peso per il dollaro australiano, molto sensibile ai flussi di capitale (che tendono a muoversi nella direzione dei rendimenti più vantaggiosi, che il QE invece ridurrebbe in modo significativo).
La coppia AUDUSD è crollata a 0,6833, il livello più basso dal crash flash di inizio gennaio, come vediamo nel grafico tratto da .

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Tuttavia, i mercati non si sono ancora mossa in una direzione precisa, dal momento che si aspetta di conoscere le intenzioni della Federal Reserve in tema di politica monetaria.

Fino a oggi l’AUD è stato penalizzato dalla combinazione di una prospettiva negativa per i tassi di interesse interni e di una Federal Reserve USA che ha alzato il costo del denaro quattro volte nel 2018, portandolo al 2,5%.
Per questo motivo se la Fed dovesse cominciare a tagliare i tassi d’interesse, sarà una boccata di ossigeno per il dollaro australiano, anche se la Reserve Bank of Australia dovesse tagliare ulteriormente il proprio tasso d’interesse.

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