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Dazi fino al 70%, l’India sfida gli USA. Rupia stabile, Fitch prevede un altro taglio dei tassi

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L’India ha deciso di colpire diversi prodotti "made in USA", tra cui mandorle e mele, con tariffe che possono arrivare anche al 70%

La guerra dei dazi si allarga ulteriormente. Questa volta è l’India a scendere in campo, infliggendo tariffe più elevate a 28 beni importati dagli USA. Ma nonostante tutto, per adesso non ci sono state ripercussioni evidenti sulla Rupia indiana.

I dazi dell’India agli USA

I fatti. L’India ha deciso di colpire diversi prodotti “made in USA”, tra cui mandorle e mele, con tariffe che possono arrivare anche al 70%.
La mossa del governo indiano è una ritorsione per il rifiuto di Trump di esentare il paese da dazi più alti sull’import di alluminio e acciaio. Peraltro tutto questo arriva in un clima già caldo tra i due paesi, causato dalla scelta di Trump di porre fine a un «trattato preferenziale», che consentiva alle merci indiane di entrare nei mercati statunitensi duty-free (ovvero esenti da imposte) per un valore complessivo di 5,7 miliardi di dollari.

Tra USA e India il rapporto commerciale è sempre stato intenso, ed ha raggiunto un valore complessivo di 142 miliardi di dollari nel 2018 (in crescita di sette volte rispetto al 2001). Appena a inizio giugno, il segretario di Stato Michael Pompeo era andato in visita in India, allo scopo di rafforzare la collaborazione dei due paesi su temi come difesa e produzione energetica.

Rupia indiana poco mossa

Sul mercato valutario, questo colpo di scena non ha avuto grande impatto, anche perché gli investitori sono concentrati sull’evento clou della settimana, ovvero il meeting della FED.
La rupia indiana è scivolata solo leggermente contro il dollaro, come vediamo sul grafico a candele Heikin Ashi del broker . La coppia USDINR al momento viaggia verso 69,840 dopo essersi avvicinata a quota 69,96 a metà mattinata.

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Fitch: la RBI taglierà ancora i tassi

Va aggiunto che in giornata l’agenzia Fitch, nel suo rapporto Global Economic Outlook, ha pronosticato un ulteriore taglio dei tassi da parte della Reserve Bank of India (RBI).
Finora l’istituto centrale ne ha fatti 3 da 25 punti base, a causa della debole dinamica di crescita e dell’inflazione. La RBI ha portato il tasso repo al 5,75% il 6 giugno, cambiando anche la sua posizione politica in “accomodante”, dopo che i dati hanno mostrato che l’economia cresceva al suo minimo in quattro anni.

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