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CBRT, tassi fermi e approccio più dovish. La Lira Turca tiene: USD-TRY a 5,79

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L'istituto si sta avvicinando a una manovra accomodante (tagliando i tassi) per sostenere la crescita dell'economia turca

Per la sesta volta consecutiva la banca centrale di Turchia (CBRT) non ha effettuato ritocchi al costo del denaro. Il tasso di interesse rimane al 24%, così come era stato ampiamente previsto dagli economisti.
Il precedente cambiamento del tasso risale a settembre scorso, quando venne effettuato un massiccio aumento di 625 pb, per sostenere la lira di fronte a una crisi valutaria che ha portato l’economia in recessione.

Dalla CBRT messaggi più dovish

Il Comitato per la politica monetaria, guidato dal governatore Murat Cetinkaya, ha assicurato che verranno tenuti sotto controllo i fattori che influenzano l’inflazione, in modo da mantenerla in linea con il percorso mirato.
Ricordiamo che l’inflazione ha toccato i massimi di 15 anni ad ottobre scorso (25,24%), ma da allora si è messa su un curva verso il basso. A maggio infatti è giunta al 18,71%.
A tal proposito viene precisato che “ogni nuovo dato o informazione può indurre il Comitato a rivedere la sua posizione”. La previsione della CBRT a fine anno è di una inflazione al 14,6%.

Ad aprile la Banca centrale aveva assunto una posizione molto più prudente che in passato, omettendo ogni riferimento a un possibile ulteriore stretta monetaria, se necessario, per affrontare l’inflazione.
Il messaggio che sta passando ai mercati, quindi è quello di un istituto che si avvicina ad una manovra accomodante (tagliando i tassi) per sostenere la crescita dell’economia.

Lira in ripresa

Dopo la decisione della banca centrale, la Lira turca ha guadagnato terreno nei confronti del dollaro statunitense, come possiamo vedere sulla piattaforma . La coppia USDTRY ha toccato 5,790, spinta anche dal calo delle preoccupazioni relative ai rapporti con gli Stati Uniti.

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Lo scorso anno la valuta di Istanbul si è indebolita di quasi il 30% rispetto al biglietto verde, mentre quest’anno ha perso un altro 9%, soprattutto a causa dell’incertezza politica generata dall’ordine di ripetere il voto del 23 giugno, che aveva visto Erdogan uscire sconfitto. Dopo questo terremoto politico, la Lira era giunta ai minimi di 7 mesi contro il biglietto verde, ma nelle ultime settimane ha recuperato circa il 7%.

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