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Peso Messico MXN

La Banxico congela ancora i tassi (8,25%). Peso stabile ma con pressione al ribasso

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La moneta nazionale nel corso dell'ultimo mese è tornata a perdere quota contro il biglietto verde, riaccendendo la spia d'allarme

Con un voto unanime del Consiglio, il Banco de Mexico governato da Alejandro Diaz de Leon ha deciso di mantenere il suo tasso di interesse di riferimento al 8,25%, il livello più alto registrato dal 2009.
È la terza volta di fila che la banca centrale decide di mantenere invariato il costo del denaro, dopo che nel triennio 2015-2018 aveva operato rialzi per complessivi 525 punti base.

Il timore dell’inflazione al rialzo

A determinare questa scelta conservativa è soprattutto il timore di pressioni al rialzo sull’inflazione, che quindi va controllata. La dinamica dei prezzi sta infatti continuando a muoversi oltre l’obiettivo del 3% (è salita a 4,41%, anche se questo incremento viene considerato transitorio).
Tra i rischi inflazionistici, oltre all’aumento dei prezzi di energia e prodotti agricoli, ci sono anche le forti pressioni sui salari e anche la possibilità che il peso si svaluti rispetto al dollaro.

La debolezza del peso MXN

La moneta nazionale nel corso dell’ultimo mese è infatti tornata a perdere quota contro il biglietto verde, riaccendendo la spia d’allarme. Il cross è salito verso 19,13, anche se nell’ultimo semestre ha avuto un recupero che ha annullato le grosse perdite subite da agosto a dicembre 2018 (quando arrivò oltre 20,60).
Possiamo vedere gli ultimi sviluppi sulla webtrader del broker .

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Anche la coppia EurMxn nell’ultimo periodo è tornata a salire, arrivando a superare quota 21,60 (ma negli ultimi giorni c’è stato un lieve rimbalzo).

Crescita e rischi

Ma il Banxico avverte anche che i fattori di rischio, sia esterni che interni, potrebbero influenzare le condizioni macroeconomiche del paese e la sua capacità di crescita (e di conseguenza anche la coppia ). La debolezza dell’economia messicana si è accentuata nel primo trimestre di quest’anno (PIL in calo all’1,3%) e il rapporto rischi / rischi per la crescita è diventato più incerto e mantiene una tendenza al ribasso.
Per tutti questi motivi la maggioranza degli analisti ritiene improbabile che la Banxico possa valutare eventuali tagli dei tassi prima della fine dell’anno.

Va infine sottolineato che malgrado l’incertezza riguardo al futuro del Messico, gli investitori stranieri continuano a scommettere sul mercato azionario messicano. Secondo i dati della Banxico infatti, tra gennaio e aprile di quest’anno sono entrati flussi di 2.460 milioni di dollari di investimenti esteri in azioni, in aumento del 23,4% rispetto allo stesso periodo del 2018.

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