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BoE prudente, la Brexit fa congelare i rialzi dei tassi. Sterlina GBP in lieve calo

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L'istituto centrale britannico alza le stime di crescita ma rimane cauto a causa delle incertezze legate a Brexit

Le incertezze che ancora persistono riguardo alla Brexit, hanno spinto ancora una volta la Bank of England a non modificare la propria impostazione di politica monetaria. L’istituto britannico ha lasciato il tasso di interesse fermo allo 0,75% con un voto unanime.
Il board ha inoltre ribadito la propria idea che in futuro sarà necessaria una politica monetaria più restrittiva, ma che questa avverrà in modo molto graduale. Una prudenza che ha penalizzato leggermente la sterlina sui mercati valutari, che invece ritenevano la BoE più propensa ad essere “falco”.

Le prospettive economiche della Gran Bretagna

La Bank of England ha rivisto al rialzo le stime di crescita. Il PIL è infatti stato proiettato a 1,5% da 1,2% (il minimo da un decennio), tenuto conto delle migliori prospettive a livello globale. Nel primo trimestre l’economia probabilmente mostrerà una crescita dello 0,5%, superiore allo 0,2% previsto a febbraio. La motivazione di questa revisione è nell’incremento delle scorte maggiore delle attese in vista dell’arrivo della Brexit. La banca centrale si aspetta invece che la crescita rallenti a 0,2% nell’attuale trimestre.

Riguardo l’inflazione, la banca centrale ha tagliato le sue previsioni per quest’anno e il prossimo. La BoE prevede che l’inflazione sia dell’1,6% nel quarto trimestre del 2019 e del 2% nel quarto trimestre del 2020, in calo rispetto alle precedenti previsioni del 2% e del 2,1%. Secondo quando dichiarato dal governatore Carney nel corso della conferenza stampa, sarà necessario un ritocco al rialzo dei tassi per spingere l’inflazione al raggiungimento del target. Però la BoE stima di incrementare i tassi in maniera graduale. Senza fretta quindi.

Incognita Brexit

Tuttavia, rimane l’ombra incombente della Brexit, che continua a rendere incerte le prospettive dell’economia britannica. Secondo Carney la banca si attende che la Brexit crei una situazione a metà strada tra un’integrazione stretta in stile Spazio Economico Europeo e le regole fissate dal WTO.

La reazione blanda della sterlina

Dopo la decisione della BoE e la conferenza stampa di Carney, la sterlina non si è mossa molto, ma lo ha fatto prevalentemente al ribasso.
Il cambio con l’euro (EURGBP) ha raggiunto un minimo di 4 settimane a 0,8567 immediatamente dopo la decisione della BoE (fonte grafica broker ).

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Poco mosso il cable GBPUSD, dopo essere salito a 1,3080 (martedì ha toccato un massimo di due settimane, avvicinandosi a 1,31).
Inoltre dopo aver raggiunto un massimo mensile oltre quota 1,33 contro il franco svizzero, la sterlina si è ritirata.
Ad ogni modo, per diverso tempo ancora saranno i colloqui Brexit e le relative speranze di una svolta a rimanere il principale motore della valuta britannica.

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