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Il Venerdì Santo abbassa i volumi. Eur-Usd rimbalza dopo le perdite di giovedì

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I dati macro avevano indotto un forte deprezzamento dell'Euro nei confronti del Dollaro, con la coppia che si era portata fino a 1,2227

Il Venerdì Santo ha finito per mettere “in pausa” i mercati, che si sono mossi in maniera blanda oggi dopo le diverse sollecitazioni di giovedì. L’euro-dollaro è leggermente rimbalzato, dopo aver toccato un minimo di 2 settimane e mezzo alcune ore prima a seguito dei dati macro giunti prima dal Vecchio continente e poi dagli USA.

Dati macro Europa e USA

Nel corso della mattinata di giovedì, gli indici PMI di Francia, Germania ed Eurozona sono tutti risultati deboli e in molti casi inferiori alle attese. In particolare il PMI francese ha segnato 49,6 punti, contro un aumento atteso a 50 punti. S’è confermato quindi il momento di contrazione (sotto 50). In Germania il PMI manifatturiero è salito a quota 44,5 punti, ma le attese erano per un balzo verso 45 punti. Il PMI complessivo dell’Eurozona non ha raggiunto le aspettative a 47,9 punti, fermandosi a 47,8.
Nessuno dei tre indici quindi è arrivato a 50 punti, il che ha ridotto le speranze su una ripresa economica dell’Eurozona nel secondo trimestre. Ricordiamo peraltro che la Banca centrale europea di recente ha deciso di effettuare una svolta pessimista, scartando qualsiasi aumento dei tassi nel breve termine.

Se già questo bastava a ridimensionare l’appeal dell’euro, un altro duro colpo è arrivato dai dati USA. Il nuovo aumento delle vendite al dettaglio degli Stati Uniti (nel mese di marzo rialzo pari a +1,6%, rispetto al +1% atteso dal consensus, rialzo più forte dal settembre del 2017) e l’ennesimo calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, hanno confermato il positivo stato di salute dell’economia a stelle e strisce.

Euro in caduta, poi timido rimbalzo

Ne è derivato un forte deprezzamento subito dall’Euro nei confronti del Dollaro, con la coppia che si era portata fino a 1,2227, come vediamo sulla webtrader .
Questi sussulti avevano determinato un ampliamento delle perdite 2019 dalla Moneta Unica nei confronti del Biglietto Verde, portandole fino all’8,67%.

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Il è salito invece nelle contrattazioni overnight al massimo in due settimane e mezza, fino a 97,485, al record dallo scorso 2 aprile, prima di smorzare i guadagni.

Oggi i dati sul mercato immobiliare degli Stati Uniti hanno avuto poco impatto, e si è registrata una lieve ripresa della valuta unica. Comunque la settimana si chiude con un bilancio negativo per l’euro.

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