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Romania, apertura hawkish della BNR: il RON recupera quota contro USD ed EUR

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L'istituto centrale di Bucarest ha mantenuto il tasso di interesse al 2,50%, ma la dichiarazione di Isarescu apre ad un futuro rialzo

Una lieve spinta hawkish da parte della Banca di Romania, che ha assunto una retorica abbastanza aggressiva nell’ultimo meeting di politica monetaria, ha permesso al LEU di farsi strada a partire da martedì pomeriggio.

Il meeting della Banca Nationala a Romaniei

L’istituto centrale di Bucarest ha annunciato che manterrà invariato il tasso di interesse al 2,50%, come era nelle previsioni. L’ultima volta che ha effettuato un cambio al tasso di riferimento è stato a maggio scorso, quando lo aumento di 25 punti base (terzo rialzo del 2018).
La NBR si è impegnata a “mantenere un rigoroso controllo sulla liquidità del mercato monetario”. Il governatore Mugur Isarescu ha affermato che “è finita l’era dell’eccesso di liquidità” (tipica delle politiche espansive, ndr).

A dare la spinta per una dichiarazione di accompagnamento aggressiva è stata l’inflazione (il cui target è 1,5-3,5%). In Romania è infatti aumentata al 3,8% a febbraio, e la BNR ha aumentato le sue previsioni annuali per il 2019 al 3,0% dal 2,9%. La NBR è rimasta senza dubbio sorpresa dal recente aumento dell’inflazione. Questo incremento ha consentito al governatore di aprire la porta a un nuovo rialzo dei tassi, nel caso in cui queste pressioni inflazionistiche al rialzo dovessero confermarsi permanenti e non transitorie.

La reazione dei mercati e la spinta al RON

I mercati hanno reagito a questa decisione (ma soprattutto alla dichiarazione di accompagnamento) spingendo la valuta rumena. Anche se l’atteggiamento “da colomba” della maggior parte delle grandi banche mondiali consente alla NBR di avere un approccio cauto alle decisioni di politica monetaria, è fuori di dubbio che la posizione della banca rumena è parsa più orientata a possibili ritocchi al rialzo dei tassi.

Si spiega così perché la coppia , dopo aver sfiorato quota 4,250 è scesa fin verso 4,240.

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Anche la coppia EURRON ha rallentato la marcia, abbassandosi al di sotto di 4,776 dopo i commenti da falco del governatore Isarescu.
Va però ricordato che in Romania permangono delle incertezze riguardo all’impatto dalle nuove misure fiscali e di bilancio, nonché alla tassa bancaria legata al ROBOR (Romanian Interbank Offer Rate). Per questo la Banca Nationala a Romaniei potrebbe andarci molto cauta con i ritocchi dei tassi nei prossimi mesi.

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