Home
Brexit

Brexit caos, la sterlina GBP scivola. Terza bocciatura per la May, ora che succederà?

Scritto da -

Venerdì sera il governo ha ancora una volta affondato il cosiddetto Withdrawal Agreement. GBP-USD sotto 1,30 per la prima volta dall'11 marzo

La terza bocciatura della proposta Brexit di Theresa May avvicina sempre di più il temutissimo “no deal”, e spinge la sterlina verso i minimi di due tre settimane contro il dollaro (verso quota 1,30).

L’accordo su Brexit bocciato per la terza volta

Venerdì sera il governo ha ancora una volta affondato il cosiddetto Withdrawal Agreement, ovvero l’intesa che la premier Theresa May aveva concordato con Bruxelles lo scorso novembre, con un margine di 58 voti (344 contro 286).

La Commissione europea ha spiegato a Bruxelles di ritenere molto probabile una hard Brexit, anche se il Regno Unito ha un’altra possibilità: chiedere un nuovo rinvio dell’uscita, prevista in origine per oggi 29 marzo e poi spostata al 12 aprile. Questa seconda ipotesi (che comporterebbe la partecipazione britannica alle elezioni europee del 23-26 maggio) andrebbe comunicata a ridosso del vertice del 10 aprile, in tempo perché i Ventisette valutare il da farsi.

Dal canto suo, chi sembra avere le idee chiare è il leader dei laburisti Jeremy Corbyn, che ha chiesto di cambiare l’accordo raggiunto con l’Ue, oppure di andare di nuovo alle urne.

Sterlina in calo moderato

Sui mercati la notizia ha provocato uno slittamento della sterlina, anche se non così forte come si poteva immaginare. E comunque molto meno di quanto era accaduto in occasione delle precedenti due bocciature parlamentari. Questo sia perché lo scenario era in parte già prezzato dai mercati, sia perché rimane ancora tanta incertezza su cosa accadrà adesso.

Il cross GBPUSD ha bucato al ribasso la soglia di 1,30 per la prima volta dallo scorso 11 marzo. Nel corso dell’ultima settimana la valuta britannica ha perso circa l’1,30 nei confronti del dollaro statunitense (fonte grafica broker ).

img

La coppia EURBGP invece si è apprezzata di poco più di mezzo punto percentuale.
Inutile sottolineare che la Brexit rimarrà ancora il driver principale della sterlina. Nel Regno Unito sono stati pubblicati diversi rapporti economici in settimana: il disavanzo delle partite correnti è aumentato a 23,7 miliardi di sterline nel quarto trimestre del 2018, mentre il PIL è aumentato dello 0,2% nel quarto trimestre, invariato rispetto alla stima preliminare e in linea con le aspettative del mercato.
Tuttavia questi dati hanno avuto un impatto limitato sul mercato poiché l’attenzione degli investitori si è concentrata su Brexit.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA