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Eurozona in affanno: IFO debole e inflazione UE scialba. EUR-USD stabile a 1,134

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L'indice dei prezzi al consumo è calato per il terzo mese consecutivo arrivando al livello più basso in nove mesi

L’economia europea continua a inviare segnali di frenata. Oggi è stata la volta di deboli report dalla Germania (brutto dato dall’IFO tedesco) e di quello riguardante l’inflazione nella Eurozona. Fatti che rendono più concreta la possibilità che la BCE dia luogo a nuovi stimoli.

Per quanto riguarda i dati tedeschi, l’Ufficio Federale di Statistica ha confermato la frenata del Pil relativo al quarto trimestre 2018, indicando una variazione nulla dopo il calo dello 0,2% della rilevazione precedente.
Quel che preoccupa però è l’indice Ifo sul clima fra le imprese, che è sceso (a 98,5 punti, sotto le attese degli analisti) per il sesto mese consecutivo, indicando un piccolo passo in avanti verso la recessione.

Ci si aspettava il dato altresì deludente sull’inflazione nella Eurozona (il target della BCE è al 2%). L’indice dei prezzi al consumo è calato per il terzo mese consecutivo arrivando al livello più basso in nove mesi. La rilevazione evidenzia un livello di 1,4% annuo, rispetto all’1,5% di dicembre. Su base mensile invece l’indice segna -1%, dopo la variazione nulla di dicembre. Il dato “core”, ovvero depurato dalle componenti più volatili (cibi freschi, energia, alcool e tabacco), evidenzia una crescita dell’1,1% su base annua.

Con tutta evidenzia si sta manifestando quindi un forte affanno dell’economia europea, alla quale i mercati fanno conseguire una riduzione delle probabilità di qualsiasi azione sui tassi dalla BCE. Nello scorso meeting di politica monetaria, il board della Eurotower ha preso tempo, proprio in attesa di ulteriori segnali sullo stato di salute dell’economia UE.

Sul fronte valutario, la coppia EURUSD non si è mossa granché, visto che la debolezza della Eurozona non ha colto di sorpresa nessuno. La major si muove verso 1,134, in leggero progresso rispetto a ieri come possiamo vedere grazie al famoso broker .

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In questo momento i mercati guardano soprattutto agli sviluppi dei negoziati commerciali USA-Cina, che rimangono il principale driver dell’umore a breve termine nei mercati globali.

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