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Volatilità di CHAIKIN (indicatore Chaikin volatility). Ecco come funziona

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L'indicatore di volatilità di Chaikin è uno degli strumenti a disposizione dei trader per rappresentare le fasi di un mercato

Uno degli strumenti meno noti ma molto preziosi nell’ambito del trading è l’indicatore Chaikin’s Volatility (CHV), conosciuto anche come volatilità di Chaikin.

Come fa intuire il suo stesso nome, questo strumento ha lo scopo di misurare la VOLATILITA’ di un asset, ossia quanto sta oscillando il suo prezzo: poco, tanto.

Sulle nostre piattaforme di trading il Chaikin’s Volatility si presenta come qualsiasi altro oscillatore, come vediamo in questa immagine…

chaikin_volatility_indicator_1.png
(Fonte grafica broker )

Non smetteremo mai di sottolineare quanto sia importante nel trading online il concetto di volatilità.

Infatti se un prezzo si muove poco (scarsa volatilità), è difficile ottenere un potenziale guadagno con una operazione. Se è volatile invece si possono sfruttare queste oscillazioni di prezzo.

È quindi di vitale importanza riconoscere quei momenti in cui la volatilità sta aumentando o diminuendo.
Per questo motivo uno strumento come il Chaikin Volatility è preziosissimo.


Come usare il Chaikin Volatility

L’indicatore Chaikin Volatility viene rappresentato con una linea che oscilla attorno allo ZERO, con valori che variano nell’intervallo tra -100% e 100%.
Valori negativi molto bassi indicano una bassa volatilità, valori positivi ed elevati indicano un picco di volatilità.

Osserva il grafico qui sotto tratto sulla nostra piattaforma di trading: si riferisce a una coppia valutaria esaminata durante diversi giorni di mercato.

chaikin-volatility-forex-2.jpg
(Fonte grafica broker )

Come si può notare sul grafico, il nostro indicatore Chaikin evidenzia dei picchi di volatilità all’incirca alla stessa ora ogni singolo giorno (tra le 10-14).
Le fasi di alta/bassa volatilità di questo asset si sviluppano quindi regolarmente e in modo ciclico.

Ma tutto questo ci è davvero utile?
Assolutamente sì, anzitutto perché ci consente di pianificare al meglio le nostre operazioni.

Infatti se sappiamo che in un certo orario non c’è molta volatilità (ovvero Chaikin <0), sarà meglio evitare i trade perché se il prezzo si muove poco, non ci sono grandi prospettive di guadagno.
Al contrario se la volatilità cresce in certe fasce orarie, sappiamo in quei momenti potrebbero presentarsi delle occasioni interessanti di trade.


Usare la volatilità di Chaikin per ottenere segnali di trading

Oltre che per programmare al meglio le fasce orarie in cui effettuare le operazioni a mercati, l’indicatore Chaikin Volatility può essere sfruttato concretamente per ottenere segnali operativi.
Questo perché ci segnala una possibile INVERSIONE DEL TREND, nel caso che assuma valori troppo elevati oppure troppo bassi.

Per comprendere meglio questo aspetto, osserviamo un attimo questo esempio concreto sulla piattaforma di investimento , e facciamo un paio di osservazioni…

chaikin-volatility-inversione-su-valori-estremi_plus500

Quando la volatilità AUMENTA e si avvicina ad un suo picco, è segno di nervosismo sul mercato. In tal caso può suggerirci di uscire da una posizione precedentemente aperta.
Come si può notare sul grafico , abbiamo due grossi picchi: il primo a conclusione di un trend ribassista e il secondo di un trend rialzista. In entrambi i casi, a seguito di questi picchi parte un trend di segno opposto.

Quando la volatilità continua a DIMINUIRE per un periodo di tempo esteso, può indicare un potenziale cambio di trend, perché segnale una perdita di interesse degli investitori che presto potrebbe riesplodere nella direzione contraria.
Nel nostro esempio abbiamo evidenziato anche una fase in cui la volatilità cala bruscamente e in modo pressoché continuo. Questa fase ci aveva segnalato di fare attenzione al possibile esaurimento del trend. E infatti poco tempo dopo così sarà.

Ma come capire se davvero sta arrivando una inversione oppure è un “falso allarme”?

Ce lo potrebbe segnalare la comparsa sul grafico di candele di inversione.
Oppure potremmo utilizzare assieme all’indicatore Chaikin Volatility anche degli appositi indicatori di inversione: quando anche questi ci forniranno un segnale di cambio di rotta, l’attendibilità del segnale sarà decisamente rafforzata.


Calcolo della volatilità di Chaikin

Prima di chiudere, spendiamo due parole sul calcolo dell’indicatore di volatilità di Chaikin. Te lo facciamo vedere solo a titolo accademico, perché tanto la tua piattaforma di trading farà tutti i calcoli al posto tuo.

La formula per il calcolo del CHV parte dalla media mobile esponenziale (EMA) della differenza tra massimo/minimo giornaliero. Chaikin raccomanda di utilizzare un periodo di 10 giorni.
Questo valore viene poi rapportato alla media mobile in un determinato periodo di tempo. Anche in questo caso Chaikin raccomanda 10 giorni.

Volatilità = [(EMA (High-Low) – EMA (High-Low) n periodi fa) / EMA (High-Low) n periodi fa] x 100

Quello che giova sapere è che si differenzia da un altro noto indicatore di volatilità, ovvero l’Average True Range (ATR).

Mentre il Chaikin’s viene calcolato sulla volatilità media, l’ATR viene calcolato sulla base dei prezzi (minimi e massimi giornalieri, oltre al prezzo di chiusura del giorno prima).
Secondo molti questo rende preferibile il Chaikin Volatility, benché resti meno diffuso. Inoltre siccome l’ATR si calcola a partire dal prezzo, finisce per “includere” nel calcolo anche i gaps/laps di prezzo. Invece il CHV non li considera, dando una rappresentazione meno “sporcata” della volatilità.


Conclusione

L’indicatore di volatilità Chaikin è un ottimo alleato per il trading. Certo, come tutti gli altri indicatori di volatilità non potrà mai essere uno strumento assoluto per poterci guidare nelle nostre operazioni.
Tuttavia – come abbiamo visto – il Chaikin Volatility può fornirci informazioni utilissime allo sviluppo e alla pianificazione delle nostre strategie.
Buon trading!

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