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Dollaro Canadese CAD

Bank of Canada troppo dovish e nuove tensioni USA-Cina, il dollaro CAD si indebolisce

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La Bank of Canada ha lasciato i tassi invariati all'1,75% ma la dichiarazione di accompagnamento è stata molto prudente

Il meeting di politica monetaria avvenuto mercoledì sera in Canada, ha prodotto una decisione attesa e una sorpresa da parte della BoC.
La decisione attesa ha riguardato il costo del denaro. Dopo una doppia stretta a luglio e ottobre (+25 punti base), la Bank of Canada ha lasciato i tassi invariati all’1,75%. L’istituto centrale di Ottawa fa quindi una pausa nel programma di normalizzazione.

La sorpresa riguarda invece la dichiarazione di accompagnamento, che è stata più prudente delle previsioni. Il tono dovish dell’istituto centrale si evidenzia confrontando la prospettive economiche “solide” di un mese fa, con quelle definite “significativamente più deboli” ieri.
A generare il peggioramento è stato il forte calo dei prezzi del petrolio e un PIL molto debole. Rimane poi la grossa incertezza riguardo alla guerra dei dazi USA-Cina, che si è appena arricchita di un altro episodio: l’arresto del direttore finanziario di Huawei (avvenuto proprio in Canada) che potrebbe far saltare la tregua tra USA e Cina.

Dopo la decisione della Banca canadese, il dollaro canadese si è indebolito.
Rispetto al dollaro americano () c’è stato un iniziale balzo in avanti fino ai massimi di alcuni mesi, mentre in seguito le perdite del loonie si sono attenuate (fonte grafica broker ).
Dollaro canadese in calo anche contro l’euro. L’EurCad è infatti salito da 1,522.

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Malgrado il tono dovish, va detto che la Bank of Canada ha dichiarato che il costo del denaro deve essere ancora portato in alto verso il “range neutro” (tra il 2,50% e il 3,50%) se si vuole stare al passo con l’inflazione.
Molti analisti ritengono che la BoC possa operare altri due aumenti dei tassi l’anno prossimo.

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