S’è mosso poco l’euro, in una giornata per certi versi storica (in negativo) per la UE. Per la prima volta infatti la Commissione europea richiede a un paese dell’area euro di rivedere il suo documento programmatico di bilancio.
Una bocciatura netta della sua manovra economica. E se la valuta unica non ne ha risentito granché, è solo perché la decisione era abbondantemente attesa da tempo.
La Commissione Ue ha respinto la manovra italiana perché vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio. Questo apre la strada alla procedura di infrazione per deficit eccessivo basata sul debito. L’Ue preparerà una nuova raccomandazione per la correzione dei conti, ma il governo non cambia strada.
“Ci sono dubbi e domande sulla crescita che persistono”, ha detto il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici. “Il debito italiano resta la principale preoccupazione”.
Entro due settimane gli stati membri della UE decideranno come porsi in merito, in base alla relazione della stessa commissione. Non c’è dubbio però che tutti siano contro l’Italia. La procedura di infrazione potrà essere aperta solo nella primavera del 2019, quando l’Ue chiederebbe il rientro dal disavanzo eccessivo, specificando anche dei precisi paletti temporali da rispettare.
Sul fronte valutario, la coppia ha continuato il suo lento movimento di recupero.
La valuta unica come abbiamo detto non ha risentito di questa bocciatura dal momento che era ampiamente attesa.
La BCE ha comunicato i cambi di riferimento con l’euro-dollaro fissato a 1.1409.
Valuta unica in salita anche contro lo yen () a 129.04, contro la sterlina ( a 0.8910) e contro il franco svizzero ( a 1,1341).
