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Messico, l’effetto rialzo dei tassi (8%) è già finito: MXN in calo contro USD ed EUR

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Nell'ultimo triennio l'istituto centrale messicano ha operato rialzi per complessivi 500 punti base, portando il tasso di interesse dal 3% all'8%

Nel meeting di novembre la Banxico ha deciso – come da previsioni – di alzare il costo del denaro portandolo all’8%. Un incremento di 25 punti base che non è stato deciso all’unanimità, visto che un membro del Consiglio avrebbe preferito un incremento più sostanzioso (50 pb). Nell’ultimo triennio l’istituto centrale messicano ha operato rialzi per complessivi 500 punti base, portando il tasso di interesse dal 3% all’8%.

La decisione presa ieri è stata adottata per via della svalutazione del peso messicano (fattore comune anche con le altre valute emergenti) e dell’evoluzione rialzista dell’inflazione, il cui quadro si è deteriorato dall’inizio del periodo estivo (attualmente è al 4,90%, ampiamente sopra l’obiettivo del 3%).
Secondo la Banxico anche l’azione politica del nuova presidente Andres Manuel Lopez Obrador (che è stato eletto a luglio ma si insedierà il 1 dicembre) potrebbe influire sulle condizioni macroeconomiche del paese. Per questo motivo occorre una politica monetaria cauta e in grado di favorire produttività, investimenti e generare un clima di fiducia tra gli investitori.

Dopo la decisione della Banxico, il peso messicano si è apprezzato contro il dollaro americano (UsdMxn), scendendo fino a 20.30. Il bilancio settimanale parla comunque a favore della valuta americana (1%) per non parlare di quello mensile (+8.44%), come possiamo vedere sulla piattaforma .

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Rispetto all’euro il cammino è analogo. Il lieve guadagno del peso ha spinto la coppia EurMxn a 23.04, ma nell’ultimo mese il cambio si è apprezzato del 6.11%.

Anche se la mossa dell’istituto centrale messicano ha dato sostegno al peso, nel medio periodo restano delle preoccupazioni circa le prospettive macroeconomiche. Inoltre ci sono alcuni fattori sia interni che esterni che potrebbero provocare ulteriori cali del peso, specialmente a partire da dicembre quando comincerà il nuovo corso politico e al tempo stesso la FED potrebbe proseguire nel percorso di aumento dei tassi.

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