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Rublo, settimana in chiaroscuro contro EUR e USD. Intanto la CBR conferma i tassi al 7,50%

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La banca ha detto che considererà eventuali altri aumenti del tasso di riferimento, tenendo conto dell'inflazione e delle dinamiche economiche

E’ stata una settimana interlocutoria per il Rublo russo, che guadagna lievemente terreno sull’euro ma lo perde contro il dollaro USA. Venerdì c’è stata la riunione della banca centrale russa (CBR), che ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 7,50%, dopo l’aumento a sorpresa di settembre – il primo in 4 anni – che era stato necessario per spegnere l’inflazione galoppante e arginare la debolezza del rublo.
La prossima sessione politica è prevista per il 14 dicembre.

L’istituto centrale russo rimane ottimista sulla crescita economica (previsioni per il 2018 invariate all’1,5-2%, compresa tra l’1,2% e l’1,7% per l’anno prossimo).
Riguardo alla inflazione, la Banca di Russia prevede che l’inflazione annua sia del 5-5,5% nel 2019 e ritornerà al 4% nel 2020 (quando gli effetti dell’indebolimento del rublo e l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto si esauriranno), creando le condizioni per un rilassamento della politica monetaria. L’inflazione primaria è stata del 3,4% a settembre e del 3,5% secondo la stima del 22 ottobre.

La banca ha detto che “considererà la necessità di ulteriori aumenti del tasso di riferimento, tenendo conto dell’inflazione e delle dinamiche economiche rispetto alle previsioni, nonché dei rischi posti dalle condizioni esterne e dalla reazione dei mercati finanziari”.
Molti analisti ritengono che il deterioramento delle condizioni esterne potrebbe innescare un aumento nel dicembre 2018. In special modo se gli Stati Uniti dovessero introdurre nuove sanzioni anti-Russia che colpiscano il nuovo debito pubblico e / o il settore bancario. A tal proposito la Banca di Russia ritiene che le sanzioni internazionali introdotte contro la Russia nel 2014-2018 continueranno ad essere in vigore per tutto il periodo di previsione (2021).

Sotto il profilo valutario, come abbiamo detto il rublo russo ha vissuto una settimana a tinte alterne ma senza scossoni, influenzata soprattutto dall’andamento al ribasso dei prezzi del petrolio (dopo che l’Arabia Saudita ha avvertito il rischio di un eccesso di offerta).
Il cross viaggia a 65.80 (dopo aver superato la soglia psicologica di 70 a settembre), e continua a rimanere nel canale tra 65-67 da inizio ottobre. L’ultimo mese è stato abbastanza stabile, ma va ricordato che nell’ultimo anno la coppia ha guadagnato quasi il 15% (fonte grafica broker ).

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Marcia in lieve apprezzamento invece la valuta russa contro l’euro (EurRub -0,19% questa settimana). La coppia è scesa poco sopra quota 75.00.

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