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Corona Norvegese tonica dopo i dati sull’inflazione. Eur-Nok scivola fino a 9.445

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La Norges Bank di recente ha fatto il primo rialzo dei tassi in 7 anni, di un quarto di punto allo 0,75%

In settimana sono arrivate sorprese positive riguardo alla inflazione in Norvegia, ma forse non al punto di impattare in modo immediato sulle mosse della Norges Bank, che solo di recente ha fatto il primo rialzo dei tassi in 7 anni, di un quarto di punto allo 0,75%. Del resto proprio l’istituto norvegese subito dopo la manovra restrittiva si mostrò molto prudente, parlando di “incertezze” derivanti proprio dall’aumento dei tassi.

Dopo il forte rialzo di agosto, l’inflazione norvegese è rimasta invariata al 3,4% contrariamente alle aspettative, che si aspettavano un calo al 3,2%. L’inflazione resta ai livelli più alti dal dicembre 2016, quando era del 3,5%. Anche l’inflazione core è rimasta stabile all’1,9%. Quella mensile è salito dello 0,6% a settembre e l’indice core è salito dello 0,5%.

Il governatore dell’istituto centrale, Oystein Olsen, sottolineò qualche tempo fa che il prossimo rialzo dei tassi è ipotizzabile nel primo trimestre del 2019. Tuttavia, i numeri positivi sull’inflazione hanno dato comunque una spinta al NOK, che si è riavvicinato ai massimi di 3 mesi contro l’euro.

La coppia EurNok è scivolata fino a circa 9.445, dopo che era arrivata a lambire quota 9.80 a inizio settembre, ovvero prima dell’aumento dei tassi della Norges Bank (fonte grafica broker ).

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Nel frattempo il cross UsdNok si è riportato sotto quota 8.20, anche se siamo lontanissimi dal supporto psicologico di 8.00 che fu testato a inizio luglio, prima che un forte rally rialzista la spingesse a 8.50.

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