Home
Dollaro USA USD

La FED alza i tassi al 2,25% e ne programma un altro a dicembre. EUR-USD fa su e giù

Scritto da -

A dicembre ci dovrebbe essere un ulteriore aumento dei tassi di interesse. Tre ritocchi in programma l'anno prossimo

Non giungono sorprese dalla riunione odierna della FED. La banca centrale statunitense ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli tra il 2,00% e il 2,25%. Si tratta del terzo ritocco al rialzo operato dalla banca centrale Usa dall’inizio di quest’anno, dopo quelli di marzo e giugno. La decisione è stata presa con il voto unanime dei componenti del FOMC.

Nel bollettino la FED ha incrementato la stima di crescita del Pil per il 2018, portandola dal 2,8% al 3,1%. Lo stesso bollettino ha segnalato la possibilità di procedere con ulteriore aumento dei tassi di interesse nel corso del 2018 (verosimilmente a dicembre), a cui dovrebbero aggiungersene altri tre l’anno successivo. A fine 2019 il saggio di riferimento dovrebbe quindi superare il 3%.
Le critiche del presidente Donald Trump alla stretta in corso sui tassi non sono state quindi ascoltate.

La diagnosi dell’economia americana è rimasta immutata rispetto ad agosto. Il mercato del lavoro è solido, il tasso di disoccupazione è basso, le spese delle famiglie e gli investimenti continuano a crescere e l’inflazione resta vicina all’obiettivo del 2%.

Ha colpito molto gli investitori la scomparsa dal comunicato ufficiale della parola “accomodante” in merito alla politica monetaria. Tuttavia il presidente Jim Powell in conferenza stampa ha spiegato che ciò non comporta un cambiamento nella politica monetaria, che resta… ancora accomodante.
Un passaggio importante del discorso di Powell è quello sul protezionismo. Ha infatti detto che un mondo protezionistico potrebbe generare risultati negativi per gli Stati Uniti e anche per le altre economie mondiali. Tuttavia al momento gli effetti delle misure annunciate sembrano limitati.

Gli effetti sul dollaro si sono riflessi in un’alta volatilità, che però ha prodotto variazioni complessivamente blande. L’EurUsd è volato sino ad avvicinarsi a quota 1.18 in prima serata, ma poi è sceso rapidamente fino a 1.173.

Dopo una iniziale impennata oltre quota 113.00, la coppia UsdJpy invece ha imboccato la via della discesa fino a 112.65.
Anche il cross GbpUsd s’è mosso in modo isterico durante le fasi clou della serata. Prima è schizzato oltre quota 1.320 ma poi dopo una discesa rapida è risalito fino a stabilizzarsi verso 1.317.

Non è possibile commentare questo post.

IN EVIDENZA