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Giappone, tassi ancora fermi (e inflazione deludente). JPY in calo su Eur e Usd

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La Bank of Japan continua ad essere l'unico istituto che rimane ancorato a una politica ultra-espansiva

Negli ultimi giorni molti avevano pensato che la Banca del Giappone stava valutando di adeguare la sua politica monetaria al fine di alleviare parte della tensione sui bilanci delle banche, causata da anni di tassi a zero o negativi. Niente di tutto questo. La Bank of Japan continua ad essere l’unico istituto che rimane ancorato a una politica ultra-espansiva.

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale giapponese ha infatti confermato i tassi d’interesse sui decennali attorno allo zero e quelli sui titoli a breve a -0,1%. Niente che non fosse ampiamente atteso dai mercati, che invece aspettavano con molta curiosità di conoscere la view della BoJ riguardo al futuro.

L’istituto centrale ha ammesso che ci vorrà più tempo del previsto per centrare il target dell’inflazione del 2%, ed ha tagliato ancora una volta le sue stime sul futuro. La BOJ stima che i prezzi “core” al consumo saliranno nell’anno fiscale 2019 dell’1,5% anziche’ dell’1,8% previsto in precedenza, dopo il +1,1% del 2018 (contro il precedente pronostico dell’1,3%) e prima del +1,6% (contro 1,8%) atteso nel 2020.
Inoltre la BoJ ha anche aggiunto di voler rendere la propria politica monetaria più flessibile sulla definizione del target dei tassi di lungo termine.

Sul mercato valutario, lo Yen va in retromarcia contro tutte le altre valute principali.
La coppia scambia attorno quota 111.50, mentre l’ viaggia a 130.73. La valuta nipponica perde quota anche contro la sterlina (GbpJpy a 146.66).

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