Schizza oltre il previsto l’inflazione in Norvegia, spinta dall’aumento dei prezzi del settore energetico (petrolio ed elettricità). Secondo i dati diffusi stamattina dal Statistisk sentralbyra di Oslo, a giugno il tasso d’inflazione è salito in Norvegia al 2,6% annuo dal 2,3% di maggio e oltre il 2,4% del consensus.
Su base mensile i prezzi al consumo sono invece cresciuti dello 0,6%.
L’inflazione “core”, che viene ritenuta molto più importante dalla Norges Bank, resta però modesta all’1,1%, in linea con le aspettative. Secondo l’istituto centrale dovrebbe esserci una ripresa nel secondo semestre, fino all’1,3%.
I dati di oggi segnano un ulteriore passo in avanti verso il primo rialzo dei tassi a settembre, non a caso la prima reazione dei mercati era stata di spinta verso la Corona contro l’euro (EurNok) e il dollaro (UsdNok).
Tuttavia la valuta norvegese è frenata dai timori che il contesto globale possa non essere favorevole, anche se guardando più a lungo termine molti investitori sono rialzisti. Il cambio EurNok adesso si trova in prossimità del supporto posto a quota 9,44 (fonte grafica broker ).
