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Petrolio, salgono a sorpresa le scorte: Brent e WTI in calo. Lite Trump-OPEC

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Al Nymex un barile di petrolio Wti con consegna agosto passa di mano a 73,10 dollari (-0,9%). Cala anche il Brent

L’andamento delle scorte di petrolio sono tornate a sorprendere i mercati. Ci si attendeva un calo di 5,2 milioni di barili, e invece nella settimana appena trascorsa secondo l’EIA le scorte di petrolio sono aumentate di 1,2 milioni (a 417,9 MBG).
Sono cresciuti anche gli stock di distillati: +0,2 milioni a 117,6 MBG dai 117,4 MBG della settimana precedente. Anche in questo caso gli analisti si aspettavano un decremento. Diminuiscono le scorte di benzine di 1,5 milioni a quota 239,7 MBG (il consensus era per un calo di 0,8 milioni).

Dopo i dati del Dipartimento dell’energia statunitense, sono aumentate le vendite sul petrolio. Al Nymex un barile di petrolio Wti con consegna agosto passa di mano a 73,10 dollari (-0,9%). Cala anche il Brent, scambiato verso 78,08 dollari.

Va detto che nel corso della giornata il petrolio era già stato colpito da un forte calo (poi quasi recuperato) dopo che il presidente degli Stati Uniti Trump aveva lanciato un monito ai paesi OPEC per ridurre i prezzi.
Poco dopo il governatore Opec Kazempour Ardebili da Teheran ha risposto a tono: “Signor Presidente, posso chiederle di che cosa sta parlando? Da quando in qua ha cominciato a dare ordini all’Opec? Sono i suoi tweet ad aver spinto in rialzo il prezzo del petrolio di almeno 10 dollari al barile. Per favore la smetta, altrimenti salirà ancora di più”.

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