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Australia, la RBA conferma i tassi. Aud-Usd scende dopo il volo di lunedì

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La Reserve Bank ha lasciato invariato il suo tasso di interesse al minimo storico dell'1,50%. Pesano le tensioni della guerra commerciale USA-Cina

Nessuna novità dall’Australia. La Reserve Bank ha lasciato invariato il suo tasso di interesse al minimo storico dell’1,50%, livello al quale si trova dall’agosto 2016. Secondo molti analisti, il costo del denaro dovrebbe rimanere fermo nel 2018 e forse anche nella prima parte del 2019.

Probabilmente l’istituto centrale vuole mantenere un tono fermo sulle sue posizioni e non alimentare speculazioni sul possibile rialzo dei tassi in un prossimo futuro. In sostanza cerca di dare stabilità.

Riguardo alle prospettive generali dall’economia, la banca centrale ha reso noto di stimare un rialzo del Pil nel 2018 e nel 2019 superiore al 3%. Tuttavia ci sono ancora delle spine. La prima è l’inflazione ancora bassa (1,9% contro il target del 2%). Inoltre la crescita dell’occupazione è ancora lenta, e rimangono ancora le preoccupazioni riguardo consumi delle famiglie e andamento del mercato immobiliare.

Il fattore che pesa maggiormente però in questo momento è la guerra commerciale degli Stati Uniti con Cina e UE, dal momento che l’Australia è un’economia aperta che fa molto affidamento sulle esportazioni e che il principale partner commerciale dell’Australia è proprio la Cina.

Sotto il profilo valutario, dopo una crescita imponente lunedì (oltre l’1%), l’AudUsd è in netto calo e viaggia verso quota 0.7601. E’ ancora in corso il test della media mobile 50 periodi.
La valuta australiana perde quota anche contro l’euro, con la coppia EurAud che scambia a 1.5352 (+0,40%). In equilibrio invece l’AudCad.

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