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Svezia, la Riksbank potrebbe alzare i tassi a settembre. SEK ancora debole

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La Riksbank il mese scorso ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati al -0,5%, livello al quale si trovano dal febbraio del 2016

I recenti dati macro hanno mostrato che la crescita economica della Svezia è andata discretamente nel primo trimestre del 2018, ma intanto la valuta scandinava (SEK) continua a vivere un 2018 all’insegna della debolezza.

Anzitutto i dati macro. Il PIL è salito del +0,7% destagionalizzato (più dello 0,5% atteso), ovvero lo stesso tasso di espansione del trimestre precedente, mentre nel terzo trimestre del 2017 il tasso di crescita era stato dello 0,6%. Su base annuale, la crescita del PIL è aumentata al 3,3% rispetto al 2,9% precedente (in linea con le aspettative degli economisti).

Nel frattempo sono cresciuti anche i consumi delle famiglie (0,8%) così come gli investimenti fissi lordi (2,8%), mentre la spesa pubblica è salita dello 0,1%.
Le esportazioni sono scivolate dello 0,2% mentre le importazioni sono aumentate dell’1%. Complessivamente il deficit commerciale è salito a 6,5 miliardi di corone ad aprile, più del doppio rispetto ad un anno fa.

Va anche però ricordato che il clima di fiducia economica della Svezia a maggio è peggiorato al minimo di 14 mesi, secondo gli ultimi risultati dell’indagine pubblicati dall’Istituto Nazionale di Ricerca Economica (martedì scorso). L’indicatore infatti è sceso a 108,8 a maggio dal 110,4 di aprile. Si tratta della lettura più debole da marzo 2017, quando era 108.2.
Inoltre un segnale parzialmente deludente arriva dall’inflazione, che è scesa all’1,7% rispetto all’1,9% precedente, anche se era un dato previsto dagli analisti (il target è al 2%).

La Riksbank il mese scorso ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati al -0,5%, livello al quale si trovano dal febbraio del 2016. Proprio l’eccessivo utilizzo dell’allentamento monetario per indebolire la valuta e rialzare l’inflazione è stato oggetto di molte critiche in passato, dal momento che la Corona ha finito per raggiungere i minimi storici contro euro e dollaro.
Ad ogni modo il rilascio dei verbali dell’ultima riunione (pubblicati a inizio maggio) hanno evidenziato che la Banca Centrale non esclude affatto di operare un rialzo dei tassi a settembre, e inoltre sottolineano che la debolezza del SEK sta rendendo ansiosa la banca centrale.
Va ricordato che l’istituto centrale sia a dicembre che a febbraio fece intendere un possibile rialzo dei tassi verso la metà di quest’anno.

Sotto il profilo valutario, durante questi ultimi giorni la Corona ha perso un po’ di terreno contro l’euro, ma se allarghiamo l’orizzonte all’ultimo mese la coppia EurSek è scesa di circa il 2,5% a quota 10.3108. Ha pesato soprattutto la debolezza della valuta unica, penalizzata dalla situazione politica italiana. A livello annuale però il trend è favorevole all’euro, che ha guadagnato complessivamente circa il 4% (fonte grafica broker ).

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Continua invece la discesa della Corona contro il dollaro. Anche questa settimana sta andando agli archivi con un guadagno da parte della valuta americana. Il cross UsdSek infatti marcia in avanti di oltre mezzo punto percentuale a quota 8.81375 (+6% circa dall’inizio anno).

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