Anche questa settimana quindi viaggia all'insegna del nervosismo sull’euro, con prospettive di medio/breve periodo fortemente ribassiste dal momento che l'incertezza provocata dal caso Italia non sembra destinata ad esaurirsi in fretta.
Anzi, il timore (fondatissimo) dei mercati è che il governo Cottarelli - premier incaricato - durerà solo pochi mesi e poi si andrà a nuove elezioni, con la prospettiva che una situazione identica si riproponga dopo l'estate.
Non è un caso che gli indicatori di fiducia di consumatori e imprese in Italia, questa mattina evidenziano un netto calo.
Come detto però, non è solo il fronte italiano a preoccupare i mercati. In Spagna venerdì si voterà una mozione di sfiducia contro il Governo. I socialisti vorrebbero proporre il proprio leader come primo ministro mentre Ciudadanos propone un governo tecnico fino a nuove elezioni.
L'euro intanto cala non solo contro il dollaro. Anche la coppia EurGbp scende a 0.8715 (-0,2%). Ribasso di quasi un punto percentuale contro lo Yen giapponese (126.03) e lieve contro il franco svizzero (EurChf a 1.1519, -0,25%).
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