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Inflazione Eurozona debole, dollaro ancora forte. Eur-Usd sotto 1,18

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L'Indice dei prezzi al consumo (CPI definitivo) è cresciuto dell'1,2%, in calo dal dato di marzo pari al +1,3%

L’inflazione dell’area Euro si conferma in calo. Eurostat ha infatti comunicato che nel mese di aprile l’Indice dei prezzi al consumo (CPI definitivo) è cresciuto dell’1,2%, in calo dal dato di marzo pari al +1,3%. In crescita dello 0,3% l’inflazione mensile dopo l’incremento dell’1% della lettura precedente.
L’inflazione core (depurata dalle componenti più volatili quali cibi freschi, energia, alcool e tabacco) evidenzia una salita dello 0,7% su base annua, evidenziando su base mensile un incremento dello 0,2%, a fronte di una crescita che a marzo era stata dell’1,4%.

Più che i dati sull’inflazione della Eurozona, è la forte spinta che caratterizza il biglietto verde ad aver indebolito l’euro per la terza sessione di fila contro il dollaro, come possiamo vedere sulla piattaforma di .

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Adesso la major naviga nell’area dei nuovi minimi del 2018 (la BCE ha fissato l’EurUsd a 1.1784). Il dollaro sta estendendo il suo rally (sostenuto dal tono migliore nei rendimenti degli Stati Uniti) e l’Index ha toccato il livello di 93,60, registrando i nuovi picchi di 5 mesi.
La BCE ha inoltre fissato l’euro/yen (EurJpy) a 129.83, l’euro/sterlina (EurGbp) a 0.87418 e l’euro/franco svizzero (EurChf) a 1.1792.

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