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Turchia, la CBRT conferma i tassi e alza il LLW. Lira ancora debole sul dollaro

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All'orizzonte ci sono le elezioni presidenziali e parlamentari del 24 giugno, con Erdogan deciso a rafforzare il suo potere

La Banca Centrale Turca (CBRT) ancora una volta ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati, andando però a ritoccare quelli di prestatore di ultima istanza (Late Liquidity Window). Al termine del board dell’istituto infatti i tassi sono rimasti all’8%, mentre il LLW è stato portato al 13,50% dal 12,75% precedente.
Le decisioni sono state tutte in linea con quanto si attendevano gli analisti, eccezion fatta proprio per l’aumento del LLW che è stato più ampio del previsto.


Sulla Turchia e la Lira pesano soprattutto le questioni politiche. All’orizzonte ci sono le elezioni presidenziali e parlamentari del 24 giugno, con Erdogan deciso a rafforzare il suo potere in un voto anticipato di un anno e mezzo. Infatti scatterà la nuova forma di governo presidenziale approvata nel referendum del 2017, che attribuisce poteri molto più ampi al presidente.

Questo aspetto porta inevitabili conseguenze sull’economia turca. E’ vero infatti che la crescita è stata fortissima (+7,4% nel 2017), ma il prezzo da pagare l’ha surriscaldata: alta inflazione (molto lontana dal 5% che è il target della CBRT) e ampio disavanzo corrente.
Problemi che la Banca Turca del governatore Murat Cetinkaya non può fronteggiare per via dell’opposizione del presidente Erdogan, da sempre ostile a una stretta monetaria.

Sul fronte valutario, la Lira turca ha fatto su e giù contro il dollaro, ma adesso la coppia UsdTry viaggia verso quota 4.10, dopo una cavalcata al rialzo di circa l’8% da inizio anno che l’ha portata a toccare il massimo storico 4,1950 lo scorso aprile.

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