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NeoZelanda, tassi invariati (1,75%) per la RBNZ. Il kiwi Nzd-Usd è stabile

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La banca centrale conferma che la politica monetaria rimarrà accomodante per un periodo considerevole di tempo

Dopo aver effettuato un taglio al costo del denaro a novembre (per la sesta volta dal 2015), la Reserve Bank of New Zealand ha deciso di lasciare i tassi d’interesse al livello minimo dell’1,75%.
L’istituto ha accompagnato la decisione dalla conferma che la politica monetaria rimarrà accomodante per un periodo considerevole di tempo, visto che la ripresa ha perso un po’ di slancio e l’inflazione rimane contenuta (a gennaio è stata rilevata in calo all’1,6% annuo).

Peraltro la dinamica dei prezzi dovrebbe indebolirsi ulteriormente nel breve termine, prima di procedere verso l’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale, secondo il Governatore sostituto Grant Spencer.

A proposito di vertici, ricordiamo che Adrian Orr sarà nominato Governatore della Reserve Bank, con effetto dal 27 marzo. Agli analisti pare molto improbabile che il nuovo numero uno cominci con slancio diverso rispetto ad ora, per cui è probabile che i tassi bassi continueranno ad esserci almeno fino al 2019.

Sul fronte valutario, il “kiwi” NzdUsd è scambiato a circa 0,7228, praticamente invariato il giorno in cui il mercato sta ancora digerendo il rialzo dei tassi della Fed. Mercoledì c’era stato un bel rimbalzo dopo dopo che la coppia aveva stabilito un minimo a 0,7154. Occhio al supporto posto a 0.7200, il valore fulcro degli ultimi mesi.

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